RECENSIONE: ITALIAN THRASH RELICS VOL.I

Italian Thrash Relics Vol. I
2016 - Rude Awakening Records/DeathStorm Records
Genere: Thrash Metal
VOTO: 8/10
D.R.A


Tracklist:
1) Furious Barking: ADM. Concilium
2) Furious Barking: W.W.M.O.D.
3) Furious Barking: Neophyte Necessity
4) Furious Barking: Euthanasia
5) Furious Barking: Ipse Dixit
6) Furious Barking: Soldiers (Hill A136)
7) Desmodus: Domination
8) Desmodus: Human Wreck
9) Desmodus: See The Light
10) Desmodus: Everything Is Dying

Operazione nostalgia per questo split album dal titolo "Italian Thrash Relics Vol.I" uscito tramite Rude Awakening Records/DeathStorm Records, che ci presenta anzi ci ripropone due bands ormai lasciate nel dimenticatoio del panorama underground italiano, e che grazie alle due label sopra citate, abbiamo il modo di riscoprire con questo cd.
Si parte con i Furious Barking, formatisi nel lontano 1988 ad Ascoli Piceno con la riproposizione per intero in questa raccolta della prima demo De-Industrialized, demo dalla chiara origine thrash oriented di scuola americana (Slayer e Metallica del primo periodo), dove brani come "W.W.M.O.D. e "Neophyte Necessity" ci mostrano una band che, seppur agli inizi, e con forse troppe e anche giuste influenze, fu capace di sprigionare una potenza e tecnica di grossa caratura, purtroppo culminate con lo scioglimento nel 1993.
Della stessa pasta anche i successivi Desmodus (Vampiro), nati nel 1989 con all' attivo solo una demo quì riproposta dal titolo Human Wreck del 1992.
Forse i continui cambi di lineup non hanno permesso alla band di continuare il loro cammino, eppure ascoltando i loro brani ho comunque riscontrato una buona dose di violenza e coinvolgimento tecnico, dove a mio avviso il punto massimo lo si raggiunge con la song "See The Light", acerbi, ma allo stesso tempo granitici.
Vi invito a fare vostro questo split album e faccio i miei più sentiti complimenti a Rude Awakening Records e DeathStorm Records per questa importante raccolta in edizione limitata a sole 300 copie, sperando al più presto di poter ascoltare il secondo volume e catapultarmi insieme a voi in quello che era l' underground italiano.