venerdì 29 giugno 2018

RECENSIONE: NABERUS - HOLLOW

Naberus - Hollow 2018 - Eclipse Records
Genere: Melodic Death Metal
VOTO: 6,5/10
D.R.A



Tracklist:

  1) Slaves
  2) Space to Breathe
  3) Split In Two
  4) Shadows
  5) Webs
  6) Hollow
  7) I Disappear
  8) The End
  9) Seas of Red
10) The Maze
11) My Favorite Memory
12) Fading
13) The Burrow
14) The Depths

Tramite la Eclipse Records mi è giunto questo disco dei Naberus, band australiana arrivata al terzo album e attiva da circa dodici anni.
In "Hollow" abbiamo un sound base di Heavy Metal, abbastanza gradevole, mai ripetitivo, contornato da elementi presi a volte dal Thrash e anche dal Death Metal.
I brani, ben quattordici, scorrono via velocemente, risultando pieni di energia dall'immediato impatto, grazie all'operato della sezione ritmica e delle chitarre senza dimenticare la voce di James, che si adatta allo stile dei pezzi con le diverse intonazioni, il tutto mixato alla grande da Henrik Hudd già a lavoro con Bring Me The Horizon e A Breach Of Silence.
Particolare menzione proprio per la titletrack, in cui si parla della lotta per legalizzare i matrimoni gay in Australia combattendo contro l'ipocrisia della religione, argomento molto delicato e che onora i ragazzi per aver affrontato la discussione, lanciando un chiaro messaggio a chi parla di libertà ma poi è comunque incatenato alle decisioni dei potenti e del sistema.
Un buon album che, senza lode e gloria, fa la sua porca figura.

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